La balistica comparativa studia una dei più frequenti quesiti posti dagli inquirenti al perito balistico, ovvero quello di identificare un’arma analizzando i requisiti rinvenuti sulla scena del crimine e confrontandoli con quelli delle proprie prove sperimentali, effettuando comparazioni macro e microscopiche sui bossoli e sui proiettili.
Da uno sparo effettuato con arma da fuoco riusciamo a recuperare i residui del munizionamento utilizzato; tali residui sono rappresentati dal bossolo con l’innesco, dal proiettile e dai residui di propellente.
Le operazioni di comparazione consistono nel confrontare con un’analisi micro comparativa le parti (bossoli, proiettili, borre, etc) recuperate sulla scena del crimine, con quelle ottenute dalle prove sperimentali delle armi cadute in sequestro.
Altre impronte da tenere in considerazione, derivano dai cinematismi di funzionamento dell’arma, sia antecedenti allo sparo (fase di movimento della cartuccia nell’arma, si intende caricamento ed espulsione); che successivamente allo sparo, difatti sono da tenere in considerazione le impronte.
Tali operazioni di individuazione, sono compiute con l’impiego di strumentazioni microscopiche dotate di micrometri digitali, che consentono di individuare, sul fondello dei bossoli, presenza, morfologia, dimensione delle impronte di percussione, estrazione ed espulsione.
Le medesime attività di individuazione, verifica del numero e del verso, e di misurazione vengono ovviamente compiute anche a carico dei solchi di rigatura che tipizzano il corpo di forzamento di ciascun proiettile appartenuto a cartuccia deflagrata da un arma con canna rigata.
Accertate le caratteristiche dell’arma dall’esame dei reperti ed individuato il numero delle armi utilizzate, allo scopo di appurare l’eventuale collegamento tra il fatto oggetto d’indagine e precedenti delittuosi pregressi, i bossoli e/o i proiettili in sequestro vengono inseriti nel data base di cui al sistema IBIS (Integrated Ballistics Identification System) della polizia di Stato.
L’accertamento comparativo, croce e delizia di tutti i periti balistici del mondo, si esplicita effettuando il confronto al microscopio comparatore tra le micro tracce tipizzanti le impronte di percussione, estrazione ed espulsione sui fondelli ed i solchi di rigatura sui proiettili.
Sparando una cartuccia metallica o con parti metalliche, con un’arma automatica, semiautomatica o a ripetizione ordinaria, sia a canna rigata sia a canna liscia, bossolo e proiettile vengono sempre più o meno interessati da marcature, strisciature e impressioni proprie della classe dell’arma impiegata e dell’esemplare utilizzato.